• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Speciale Sicurezza
  • Industry 4.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Redazione
  • Contattaci
ITIS MagazineITIS Magazine
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    Trending
    • Il nuovo cobot OMRON è l’ideale per i carichi pesanti
    • ACMA incarta i cioccolatini con l’efficienza e la sostenibilità di Schneider Electric
    • B&R: volume ordini da record e produzione a +60%
    • Altair RapidMiner: analisi dei dati in una piattaforma
    • Hitachi Vantara: il partner per la sostenibilità data-driven
    • Retribuzioni e assunzioni del settore Engineering & Manufacturing
    • Bonfiglioli Consulting cerca nuove risorse da inserire in azienda
    • Innovazione Cognex al servizio delle attività intralogistiche
    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    ITIS Magazine ITIS Magazine
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Tecnologie
      • Tendenze
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    ITIS MagazineITIS Magazine
    Sei qui:Home»ReStart in Green»Batterie: alcaline si, alcaline no
    ReStart in Green

    Batterie: alcaline si, alcaline no

    Di Redazione BitMAT05/04/2022Lettura 5 Min
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    L’Unione Europea rivoluziona il futuro delle batterie proponendo un pacchetto di norme di sostenibilità più efficienti e facili da seguire.

    batterie

    Quali cambiamenti potrebbe comportare la proposta dell’Unione Europea? Innanzitutto viene stabilita una categorizzazione della tipologia di batterie molto più definita rispetto al passato e che tiene conto delle “new entry”. Stabilire differenze rispetto alle varie tipologie di batteria è un’operazione svolta per varare regole specifiche per ogni classe.

    Ad esempio, le batterie per usi industriali e per quelle utilizzate dagli EV contengono materiali come litio, piombo, nickel o anche cobalto. L’obiettivo della regolamentazione trae, con tutta probabilità, spunto dal processo di reshoring e di costruzione delle gigafactory europee per la produzione di batterie, allo scopo di iniziare a prevedere un quantitativo minimo di materiali riciclabili. Poiché la loro rigenerazione o il loro riciclo è tuttora un argomento molto delicato, la regolamentazione vuole spingere fin da subito l’incremento di materiali rigenerati contenuti in quelle nuove. Dal 2030 ci sarà infatti un quantitativo minimo di materiale rigenerato che dovrà essere contenuto, per poi essere incrementato di anno in anno.

    Per questo motivo sono state inserite nuove categorie di batterie destinate agli EV e di dimensioni più contenute impiegate nella micro-mobilità. Tuttavia, la proposta europea non contempla soltanto i materiali ma anche la qualità e la fruibilità di tutte le tipologie. Ciò significa che saranno messe al bando batterie ricaricabili di bassa qualità e ciclo di vita.

    Proseguendo sul discorso delle batterie ricaricabili, in particolar modo per quelle destinate al mercato consumer, la proposta europea vuole, entro pochi anni, stoppare la produzione di pile “usa e getta” favorendo invece la diffusione massiva di quelle ricaricabili. A prima vista potrebbe sembrare un’arma a doppio taglio, poiché il quantitativo di energia per la ricarica delle batterie è direttamente proporzionale alle unità in uso, ma la proposta europea vuole rendere via via più rigenerabili le pile ricaricabili che sono giunte alla fine del loro ciclo di vita. Ultima e non meno importante, la proposta europea si rivolge anche ai produttori di dispositivi elettronici (smartphone in particolare) che consentirebbe all’utente di sostituire autonomamente le batterie su tutti i propri dispositivi e non solo; le pile dovranno essere disponibili per almeno dieci anni dalla data di lancio del prodotto. Il disegno di legge europeo è pronto quindi a scatenare una rivoluzione ma anche non pochi problemi.

    Non solo materiali, anche CO2 e GHG

    All’interno della proposta UE è riportato un resoconto sulle cifre globali che riguardano la produzione di batterie: i numeri includono materiali, tipologie di energia utilizzata per la produzione e le risultanti emissioni. Secondo le previsioni a livello mondiale, per i prossimi tre anni la tecnologia delle pile piombo-acido avrà ancora la meglio in termini di diffusione.

    È interessante notare che, le batterie destinate agli EV richiederanno, entro il 2030, una quantità di litio 18 volte più alta rispetto ad oggi e 5 volte quella di cobalto entro il 2030. Queste cifre proiettate al 2050 sono destinate a raddoppiare per quanto riguarda il litio (quasi 60 volte) e triplicare riguardo al cobalto (15 volte). La domanda di batterie al litio è pertanto destinata a crescere annualmente di circa il 30%, dove l’attuale filiera produttiva mondiale vede le operazioni di assemblaggio, rigenerazione dei materiali e il riutilizzo delle batterie localizzati in Europa, mentre la produzione vera e propria delle celle avviene per opera dei paesi asiatici.

    Inoltre, secondo una stima effettuata dal World Economic Forum e dalla Global Battery Alliance, la gran parte dei gas serra (GHG) sarebbe imputabile alla produzione dei materiali e componenti attivi nonché delle celle stesse. Anche le emissioni di CO2 dipendono molto dalla tipologia di energia utilizzata per la produzione: nella proposta UE si prendono in esame le celle prodotte in Corea del Sud per le quali viene utilizzata energia di produzione mista (carbone, gas e nucleare).

    Cosa dicono i produttori?

    Questa proposta obbligherà tutti i produttori globali di batterie ad accelerare la transizione verso queste normative e, per quelli che sono rimasti indietro, la non facile riprogrammazione delle proprie produzioni.

    Per meglio comprendere quale possa essere il sentiment degli “addetti ai lavori”, Luca Negri Country Manager di GPBM Italy, attraverso la sua visione, pone attenzione su alcuni importanti aspetti: “GPBM è da sempre fautrice nel consentire al consumatore di sostituire la batteria da sé, questa è una prerogativa che rende le cose più facili a tutti.”

    GP Batteries è un grande produttore mondiale di batterie che, nell’ultimo decennio, si è focalizzato in particolar modo sulla produzione di pile ricaricabili di qualità superiore, sia per aumentare il loro ciclo di vita utile, sia per elevare le performance dei dispositivi. GPBM sta infatti spingendo molto il consumatore a preferire il le pile ricaricabili piuttosto che le usa e getta, in quanto la rigenerazione porta a processi produttivi a più basso impatto ambientale. Questa filosofia è ampiamente confermata dai livelli di qualità e prestazioni dei prodotti GPBM dimostrati negli anni.

    Luca Negri commenta: “L’aspetto più interessante contenuto nella proposta UE riguarda le pile ricaricabili, poiché il fatto di non accettare più prodotti di bassa qualità è esattamente in linea con la nostra visione. Abbiamo sempre sostenuto l’uso di batterie ricaricabili, tuttavia occorre considerare che avere prodotti di una certa qualità comporta costi più elevati, anche se effettivamente un prezzo più elevato va spalmato nella durata di utilizzo. Va da sé che il livello di qualità di un prodotto è il più delle volte direttamente proporzionale alla durata di vita e al livello di performance”.

    Attualmente, la proposta ha già passato diverse fasi di approvazione da parte dell’UE ed è destinata ad essere operativa in un futuro non troppo lontano. “Questo”, secondo Luca Negri, “rappresenta una novità davvero importante. Non sarà facile per tutti adeguarsi a queste nuove norme, tuttavia lo scenario delle batterie sta vivendo molte trasformazioni in un tempo assai ristretto, dovuto anche all’attuale situazione che riguarda le materie prime. In ogni caso vedo questa novità come grande opportunità per concretizzare al meglio la nostra filosofia di prodotto e viverla da protagonisti, contribuendo ad accelerare la transizione tecnologica delle pile verso prodotti sempre più performanti e a basso impatto”.

    batterie GP Batteries pile e batterie sostenibilità
    Condividi: Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • Twitter

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    ACMA incarta i cioccolatini con l’efficienza e la sostenibilità di Schneider Electric

    24/03/2023

    Poggipolini accelera sull’elettrico con Inobat

    16/03/2023

    Analog Devices: tecnologia smart e sostenibile a Embedded World 2023

    10/03/2023
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Vectra AI: tecnologia NDR sempre più protagonista
    Hikvision Trasmission&Display e iStorage: a che punto siamo?
    Hikvision: termografia in espansione
    Nuove frontiere della robotica con Raise
    Poliambulatorio Privato C.T.R. sceglie la tecnologia di ELO Digital Office
    Tendenze

    Il nuovo cobot OMRON è l’ideale per i carichi pesanti

    24/03/2023

    ACMA incarta i cioccolatini con l’efficienza e la sostenibilità di Schneider Electric

    24/03/2023

    B&R: volume ordini da record e produzione a +60%

    24/03/2023
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Contatti: redazione.itismagazine@bitmat.it

    Facebook Twitter Vimeo LinkedIn RSS
    NAVIGAZIONE
    • ReStart in Green
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Reparto corse
    • Tecnologie
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    Ultime

    Il nuovo cobot OMRON è l’ideale per i carichi pesanti

    24/03/2023

    ACMA incarta i cioccolatini con l’efficienza e la sostenibilità di Schneider Electric

    24/03/2023

    B&R: volume ordini da record e produzione a +60%

    24/03/2023

    Altair RapidMiner: analisi dei dati in una piattaforma

    24/03/2023
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2023 Bitmat Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 292 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Scrivi nel campo e premi Invio per cercare. Premi Esc per annullare