• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
ITIS Magazine
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • KEBA Industrial Automation: partnership con HMK nel Regno Unito
    • Come costruire una rete OT a prova di hacker?
    • “Project Beyond” favorisce l’ottimizzazione aziendale
    • Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale
    • ANIE Confindustria da 80 anni conduce OLTRE: visione, industria, futuro
    • Middle Management e AI: ruolo chiave nel Settore Manifatturiero
    • I Sistemi di Rilevamento del Conteggio delle Carte con Intelligenza Artificiale Rivoluzionano la Tecnologia di Sicurezza del Blackjack nei Casinò
    • Robopac ottimizza l’intralogistica con l’AI di FasThink
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    ITIS Magazine
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Tecnologie
      • Tendenze
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    ITIS Magazine
    Sei qui:Home»Featured»Quanto costa ripristinare infrastrutture idriche ed energetiche dopo cyber attacco

    Quanto costa ripristinare infrastrutture idriche ed energetiche dopo cyber attacco

    By Redazione BitMAT18/07/2024Updated:22/10/20244 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    La ricerca di Sophos ha stimato 3 mln la spesa sostenuta dalle aziende che operano nelle strutture idriche ed energetiche: il 49% degli attacchi ransomware sferrati contro di esse ha origine nello sfruttamento di vulnerabilità esistenti

    Sophos

    Un nuovo studio di Sophos intitolato “The State of Ransomware in Critical Infrastructure 2024” rivela che i costi mediani per il ripristino operativo di due settori infrastrutturali critici come quelli dell’energia e delle strutture idriche sono quadruplicati nell’ultimo anno fino a toccare il totale di 3 milioni di dollari: una cifra quattro volte superiore rispetto alla mediana globale di tutti i settori.

    Da notare inoltre come il 49% degli attacchi ransomware subiti da questi due settori sia stato originato dall’exploit di una vulnerabilità.

    I dati utilizzati per il report derivano dalle risposte fornite da 275 intervistati appartenenti ad aziende dei settori energetico, petrolifero/estrattivo e utility, ovvero i comparti appartenenti alla categoria “Energy and Water” nell’elenco delle 16 infrastrutture critiche stilato dall’agenzia statunitense per la cybersicurezza (CISA). I risultati di questo report verticale rientrano in un più vasto studio indipendente dai vendor condotto su 5.000 responsabili IT e della cybersicurezza tra gennaio e febbraio 2024 in 15 settori industriali di 14 Paesi.

    “I criminali colpiscono dove possono provocare i danni peggiori affinché l’utenza invochi interventi risolutivi rapidi facendo sperabilmente pressione affinché venga pagato il riscatto richiesto per poter ripristinare i servizi in tempi più brevi. Ciò trasforma le utility in un bersaglio perfetto per gli attacchi ransomware: per via delle funzioni essenziali che esse forniscono, la società moderna impone che tornino operative velocemente e con il minimo disservizio”, ha dichiarato Chester Wisniewski, global Field CTO.

    “Le utility pubbliche come per esempio quelle idriche, non sono purtroppo solamente obiettivi attraenti ma anche vulnerabili sotto molteplici fronti, compresi i requisiti di sicurezza e alta disponibilità, oltre ad essere impostate con un approccio ingegneristico concentrato sulla sicurezza fisica anziché su quella digitale. Esiste infatti una preponderanza di vecchie tecnologie configurate per essere gestite da remoto senza quei controlli di sicurezza moderni come crittografia e autenticazione multifattore. Come per gli ospedali e le scuole, queste utility lavorano spesso con personale ridotto all’osso e senza le risorse IT necessarie per restare aggiornate in quanto a patch, vulnerabilità di sicurezza e monitoraggio per il rilevamento e la risposta precoci”.

    Oltre ai crescenti costi di recovery, nel 2024 l’importo mediano dei riscatti versati dalle aziende di questi due settori è balzato a oltre 2,5 milioni di dollari, mezzo milione in più rispetto alla mediana complessiva di tutti i settori. Gli operatori idrici ed energetici si sono piazzati anche al secondo posto per numero di attacchi ransomware subiti: nel complesso, ha dichiarato di essere stato colpito da qualche forma di ransomware il 67% di essi contro una media globale del 59%.

    Ecco altri dati chiave emersi dal report

    • I settori delle infrastrutture idriche ed energetiche hanno fatto segnare i tempi di ripristino più lunghi. Nel 2024 solo il 20% delle aziende colpite da ransomware è riuscito a tornare operativo entro una settimana al massimo, contro il 41% del 2023 e il 50% del 2022. Il 55% ha impiegato più di un mese, contro il 36% dell’anno prima. Per confronto, considerando tutti i settori economici, solo il 35% delle aziende colpite ha avuto bisogno di più di un mese per tornare alla normalità.
    • Questi due comparti infrastrutturali critici hanno registrato anche la più alta percentuale di violazione dei backup (79%) e la terza percentuale di successo nella cifratura del dati (80%) rispetto a tutti i settori analizzati.

    “Tutto questo dimostra ancora una volta come cedere alle richieste dei cybercriminali vada quasi sempre contro i nostri interessi. Un crescente numero di aziende (61%) ha versato il riscatto, eppure i tempi di ripristino si sono allungati. Non solo queste proporzioni e i guadagni elevati incoraggiano ulteriori attacchi contro il settore, ma oltretutto non raggiungono il preteso obiettivo di abbreviare il ritorno alla normalità”, ha proseguito Wisniewski.

    “Gli operatori di questi settori devono rendersi conto di essere un bersaglio, così da intraprendere azioni proattive per monitorare la loro esposizione all’accesso remoto e la presenza di vulnerabilità nei dispositivi di rete assicurando di disporre di capacità di monitoraggio e risposta 24/7 per minimizzare i fermi operativi e ridurre i tempi di ripristino. Bisognerebbe pianificare in anticipo adeguati piani di risposta agli incidenti così come si fa per gli incendi, le inondazioni, gli uragani e i terremoti, completi di esercitazioni periodiche”.

     

    Maria Chiara Di Carlo

     

    cyber attacchi infrastrutture critiche
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Come costruire una rete OT a prova di hacker?

    09/06/2025

    Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale

    06/06/2025

    ANIE Confindustria da 80 anni conduce OLTRE: visione, industria, futuro

    06/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Tendenze

    KEBA Industrial Automation: partnership con HMK nel Regno Unito

    09/06/2025

    “Project Beyond” favorisce l’ottimizzazione aziendale

    09/06/2025

    Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale

    06/06/2025
    NAVIGAZIONE
    • ReStart in Green
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Reparto corse
    • Tecnologie
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    Informazioni
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Contatti: redazione.itismagazine@bitmat.it

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 Bitmat Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 292 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.