• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
ITIS Magazine
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • Normativa CLP: la compliance è più semplice con Brother
    • AI: Il futuro dell’Industria guidato dall’Intelligenza Artificiale
    • OPEN MIND presenta la versione 2025 di hyperMILL
    • Bonfiglioli a Bauma, leader in macchine da costruzione e miniera
    • Prime anticipazioni sulla futura Piattaforma Eplan 2026
    • Settore idrico: modernizzare e segmentare per proteggersi
    • Epson alla fiera automatica 2025 con una nuova serie di robot
    • Anie Confindustria, nuove tecnologie in crescita
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    ITIS Magazine
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Tecnologie
      • Tendenze
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    ITIS Magazine
    Sei qui:Home»Featured»Reti industriali: quale futuro per il settore manifatturiero

    Reti industriali: quale futuro per il settore manifatturiero

    By Redazione BitMAT09/04/2020Updated:11/04/20207 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    John Browett, General Manager, CLPA-Europe, spiega perché il protocollo TSN è cruciale per il futuro delle comunicazioni industriali

    Con l’evolversi delle esigenze delle aziende manifatturiere nel corso degli anni, sono cambiate anche le infrastrutture che supportano le comunicazioni industriali. (Copyright: iStock.com/ipopba)

    Con l’evolversi delle esigenze delle aziende manifatturiere nel corso degli anni, sono cambiate anche le infrastrutture che supportano le comunicazioni industriali. Ora che Industry 4.0 è una realtà, quali caratteristiche devono cercare le aziende nelle reti industriali, e come può il settore manifatturiero prepararsi per il futuro?

    John Browett, AD di CLPA Europe, propone una panoramica su come siano cambiate le reti di comunicazione industriale e sul futuro che le aspetta.

    Dalla “guerra” dei fieldbus al TSN: una breve storia delle reti industriali

    Originariamente, non venivano utilizzate reti nell’automazione e tutto era collegato da complessi cablaggi diretti. Negli anni ’80, questo approccio venne sostituito da diversi fieldbus aperti. Nonostante fossero aperti, l’ampia varietà di scelte disponibili, incompatibili tra loro, determinò una feroce lotta per il controllo del mercato, nota come la “fieldbus war” (guerra dei fieldbus). Gli sviluppatori e i fornitori di reti più lungimiranti si resero ben presto conto di come i fieldbus, con la loro natura aperta ma non interoperabile, fossero condannati a un successo limitato, a tutto vantaggio delle soluzioni aperte e interoperabili.

    Proprio in base a queste considerazioni, le tecnologie di rete successive offrirono un layer fisico aperto e standardizzato nel formato Ethernet. L’Ethernet industriale divenne quindi lo standard sia per le comunicazioni industriali che per l’automazione di fabbrica. Come conseguenza, tutto ciò consentiva generalmente l’utilizzo di un solo tipo di infrastruttura. Questa soluzione ha portato a una maggiore trasparenza dei dati raccolti, a una più facile integrazione aziendale tra layer OT (livello produttivo) del reparto di produzione e quello IT (livello informatico) e ha consentito di combinare sicurezza, controllo logico e motion in una sola rete. Tuttavia, nonostante il layer fisico potesse essere comune, per ottenere un funzionamento deterministico era necessario eseguire su tale layer diversi protocolli, non ancora compatibili tra loro. Quindi, tale caratteristica di apertura poteva essere sfruttata solo se i dispositivi in rete utilizzavano lo stesso protocollo. Di conseguenza, i problemi d’interoperabilità non erano stati risolti.

    Quali caratteristiche devono presentare le reti industriali del futuro?

    L’Ethernet industriale ha risolto diverse problematiche di comunicazione affrontate in passato dalle aziende, ma la sua evoluzione non è ancora completa. Sono rimaste ancora diverse sfide alle quali far fronte, e l’avvento di Industry 4.0 le ha rese ancora più intense.

    Come abbiamo già visto, il primo problema è rappresentato dall’esistenza di diversi tipi di protocolli Ethernet industriali. Nonostante siano aperti e offrano alle aziende la libertà di scelta, solitamente non sono interoperabili.

    Le applicazioni Industry 4.0 generano maggiori volumi di informazioni, che devono essere condivise tra le molte aree diverse di una fabbrica. Di conseguenza, agevolare il flusso di informazioni tra le “isole” di automazione è diventato estremamente importante. È chiaro che l’esistenza di diversi protocolli Ethernet industriali incompatibili non favorisce tutto ciò. Inoltre, le cosiddette “Connected Industries” hanno bisogno di una maggiore convergenza tra l’OT (livello produttivo) e l’IT (livello informatico) di alto livello. Questo significa che le reti industriali a prova di futuro devono supportare la condivisione dei dati tra questi due layer.

    Il “sacro graal” delle reti industriali dovrebbe proporre una singola architettura di rete unificata, che consenta alle aziende di collegare qualsiasi cosa l’una all’altra a prescindere da quanti dispositivi debbano essere collegati, da cosa siano e da dove si trovino. Inoltre, il sistema ideale deve essere facile da manutenere, sicuro e protetto, nonché offrire prestazioni deterministiche e alta capacità.

    Nonostante questo “sacro graal” non sia per ora disponibile, sapere cosa sia necessario consente di definire quali tecnologie ci vogliano per aprire la strada alle comunicazioni industriali del futuro. Inoltre, dati i cicli di vita prolungati dei dispositivi per l’automazione, le aziende non possono aspettare questo “sacro graal” per aggiornare i propri sistemi. Molti progetti richiedono azioni immediate, quindi è necessario iniziare subito a implementare soluzioni che possano aiutarle ad avvicinarsi al futuro.

    Anche una maggiore larghezza di banda di rete sarà fondamentale, poiché consentirà alle aziende di condividere maggiori volumi di dati più facilmente, andando incontro alle necessità di Industry 4.0 e delle “Connected Industries”. Uno sguardo sulle tecnologie già introdotte, come CC-Link IE, consente di rilevare come la larghezza di banda Gigabit sia ormai un pre-requisito per poter sviluppare ulteriormente l’Ethernet industriale.

    L’importanza del TSN per l’automazione industriale

    La larghezza di banda avrà sicuramente un ruolo fondamentale, ma per Industry 4.0 il protocollo TSN (Time Sensitive Networking) sarà altrettanto cruciale. Questa tecnologia consentirà di migliorare ancora di più la possibilità di fondere diversi tipi di traffico dati in una singola rete. Ad esempio, TSN consente di combinare il traffico di controllo con quello TCP/IP standard, come i video dai sistemi di visione macchina utilizzati per le attività d’ispezione.

    Tra le altre cose, il TSN consente di priorizzare il traffico in base alla sua importanza. Questo significa poter utilizzare una sola rete per diversi tipi di dati, senza rallentare il trasferimento di informazioni o ridurre le prestazioni. Di conseguenza, le aziende possono aumentare il traffico nella rete sfruttandola al meglio, ottimizzando quindi le prestazioni del sistema e abbassando il costo totale di proprietà (TCO).

    Poiché il TSN è sufficiente per rendere deterministico l’Ethernet “standard”, secondo alcuni non ci sarà più bisogno di protocolli Ethernet specificatamente dedicati all’industria. Tuttavia, è preferibile essere cauti in tal senso. Il TSN è effettivamente solo un “tubo” e non ha alcuna capacità di affrontare necessità industriali come il motion control, la sicurezza, i profili dei dispositivi e così via. Le tecnologie come FLC (Field Level Communications) di OPC UA stanno affrontando la questione, ma non è chiaro quando raggiungeranno il livello di maturità richiesto.

    La ricerca del “sacro graal” verrà guidata da CC-Link IE TSN

    Una tecnologia di rete che aiuta le aziende ad avvicinarsi sempre più al futuro “sacro graal” delle comunicazioni industriali è CC-Link IE TSN. È la prima rete Ethernet industriale aperta disponibile sul mercato a combinare la larghezza di banda Gigabit con il protocollo TSN (Time – Sensitive Networking).
    Informazioni su CC-Link Partner Association (CLPA)

    Ora come ora ci si trova quindi in una fase intermedia. Nonostante la tecnologia TSN prometta in prospettiva un notevole sviluppo, affrontare le necessità attuali è comunque imprescindibile. Una tecnologia di rete che aiuta le aziende ad avvicinarsi sempre più al futuro “sacro graal” delle comunicazioni industriali è CC-Link IE TSN. È la prima rete Ethernet industriale aperta disponibile sul mercato a combinare la larghezza di banda Gigabit con il protocollo TSN (Time – Sensitive Networking).

    Questa recentissima soluzione è stata sviluppata da CLPA; la prima associazione dedicata alle reti aperte a sfruttare uno standard Ethernet Gigabit aperto per l’automazione. Negli anni, l’organizzazione ha sviluppato tecnologie chiave mirate al supporto della condivisione dei dati tra controller, dispositivi di campo a 1 Gbit e a 100 Mbit, nonché al controllo del movimento e della sicurezza su un’unica rete.

    Partendo da questo retaggio, CC-Link IE TSN offre un percorso verso il futuro senza però trascurare le necessità di oggi. È in grado di gestire tutte le necessità di controllo attuali descritte sopra nonché quelle delle reti convergenti del futuro, grazie al protocollo TSN supportato. Inoltre, è stato progettato per gestire il motion control ad alte prestazioni e consente l’implementazione di dispositivi tramite soluzioni sia software che hardware, nonché di supportare layer fisici sia da 100 Mbit che Gigabit. Grazie a tali caratteristiche a prova di futuro, quest’innovativa tecnologia Ethernet Gigabit aperta è in grado di gestire tutte le sfide di Industry 4.0 per le Connected Industries.

     

    CC-Link Partner Association CLPA Connected Industries Ethernet Gigabit Industry 4.0 protocollo TSN tecnologia Ethernet Time Sensitive Networking TSN
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    Normativa CLP: la compliance è più semplice con Brother

    09/05/2025

    AI: Il futuro dell’Industria guidato dall’Intelligenza Artificiale

    08/05/2025

    Bonfiglioli a Bauma, leader in macchine da costruzione e miniera

    07/05/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    RENTRI: regole pratiche per uscirne vivi
    Vertiv: come evolve il mondo dei data center
    2VS1 incontra GCI: focus sulle competenze
    Tendenze

    Bonfiglioli a Bauma, leader in macchine da costruzione e miniera

    07/05/2025

    Epson alla fiera automatica 2025 con una nuova serie di robot

    29/04/2025

    Anie Confindustria, nuove tecnologie in crescita

    28/04/2025
    NAVIGAZIONE
    • ReStart in Green
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Reparto corse
    • Tecnologie
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    Informazioni
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Contatti: redazione.itismagazine@bitmat.it

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 Bitmat Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 292 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.