Altair, leader globale nella computational science e nell’intelligenza artificiale, consolida la collaborazione con il Distretto Tecnologico Aerospaziale della Campania (DAC) per promuovere la trasformazione digitale nel settore aerospaziale italiano ed europeo.
L’iniziativa mira a sostenere PMI e startup, offrendo loro accesso facilitato a tecnologie di simulazione, analisi dati e AI, con l’obiettivo di potenziare l’innovazione e la competitività lungo tutta la filiera aerospaziale.
“Vogliamo democratizzare l’accesso alle tecnologie digitali avanzate, affinché anche i piccoli attori possano competere a livello globale,” ha dichiarato Pietro Cervellera, Senior Vice President Aerospace and Defense di Altair. “Così facendo, contribuiamo a costruire una supply chain più agile e integrata.”
Il programma Altair – DAC
Per Luigi Carrino, presidente del DAC, la collaborazione rappresenta una strategia chiave per accompagnare le imprese verso modelli produttivi evoluti, integrando strumenti digitali e ricerca. Le aziende associate potranno beneficiare non solo di tecnologie avanzate, ma anche di formazione e percorsi di accelerazione tecnologica.
Avviata nel 2023 con l’ingresso di Altair nel DAC, la partnership si rafforza oggi con una nuova fase che amplia obiettivi e ambizioni. Tra le sfide principali affrontate c’è la discontinuità digitale tra OEM e PMI, spesso penalizzate da risorse limitate. Il programma Altair-DAC colma questo divario, offrendo accesso agevolato alle tecnologie Altair e, per le startup, condizioni ancora più vantaggiose nel primo anno, con la possibilità di entrare successivamente nell’ASAP – Aerospace Startup Acceleration Program.
Il DAC, fondato nel 2012, è un punto di riferimento nazionale e internazionale per l’innovazione aerospaziale. Riunisce oltre 170 membri tra grandi imprese, centri di ricerca, università e PMI, e opera nei settori dell’aviazione commerciale e generale, spazio e manutenzione.
Grazie alla visione condivisa di Altair e DAC, l’iniziativa punta a rafforzare la maturità digitale dei fornitori, ridurre la frammentazione della filiera e costruire un’industria aerospaziale europea più resiliente e competitiva, con il Sud Italia come polo strategico per l’innovazione.