• BitMAT
  • BitMATv
  • Top Trade
  • Linea EDP
  • Itis Magazine
  • Industry 5.0
  • Sanità Digitale
  • ReStart in Green
  • Contattaci
Close Menu
ITIS Magazine
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    Trending
    • KEBA Industrial Automation: partnership con HMK nel Regno Unito
    • Come costruire una rete OT a prova di hacker?
    • “Project Beyond” favorisce l’ottimizzazione aziendale
    • Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale
    • ANIE Confindustria da 80 anni conduce OLTRE: visione, industria, futuro
    • Middle Management e AI: ruolo chiave nel Settore Manifatturiero
    • I Sistemi di Rilevamento del Conteggio delle Carte con Intelligenza Artificiale Rivoluzionano la Tecnologia di Sicurezza del Blackjack nei Casinò
    • Robopac ottimizza l’intralogistica con l’AI di FasThink
    Facebook X (Twitter) Vimeo Instagram LinkedIn RSS
    ITIS Magazine
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Tecnologie
      • Tendenze
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    ITIS Magazine
    Sei qui:Home»Tendenze»Automotive: tra transizione ecologica e competitività

    Automotive: tra transizione ecologica e competitività

    By Redazione BitMAT15/07/20247 Mins Read
    Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email

    Automotive: servono politiche industriali che puntino sull’innovazione di prodotto non essendo certo sufficienti gli interventi a sostegno della domanda  

    FedMec_Anfia_Cuoa_Platea

    Nei giorni scorsi  si è tenuto l’incontro promosso da Federmeccanica e ANFIA, con il patrocinio di Confindustria Veneto, su La filiera Italiana dell’Automotive tra  transizione e competitività.  

    Dopo i saluti di Roberto Ciambetti (Presidente del Consiglio Regionale del Veneto) e di Enrico Carraro (Presidente Confindustria Veneto) sono stati presentati due studi che hanno inquadrato rischi e opportunità del  futuro del settore automotive in Italia in correlazione a quanto sta accadendo in particolare tra Europa e Cina, con  il Green Deal e l’introduzione dei dazi aggiuntivi all’importazione delle auto elettriche dal Paese asiatico.

    • Il primo, “Piano per la competitività del settore automotive italiano” è stato curato da ANFIA e AlixPartners e  presentato da Dario Duse (Partner & Managing Director, EMEA co-leader Automotive and Industrial – AlixPartners) e Fabrizio Mercurio (Director Automotive and Industrial Goods Team – AlixPartners),
    • mentre il  secondo “L’automotive verso la sostenibilità ambientale” da Corrado La Forgia (Vicepresidente Federmeccanica – General Manager VHIT-WEIFU) e Luca Beltrametti (Università di Genova).

    A confronto, per il bene del settore dell’automotive

    Le valutazioni e le proposte emerse da queste analisi sono state lo spunto per la successiva tavola rotonda in cui  si sono confrontati

    • Roberto Vavassori (Presidente ANFIA – Chief Public Affairs Officer & Board Member Brembo),
    • Federico Visentin (Presidente Federmeccanica – Presidente & CEO Mevis)
    • e Marco Stella (Presidente Gruppo Componenti ANFIA – CEO DTS Group).

    «Abbiamo bisogno di politiche industriali che puntino soprattutto sull’offerta e sull’innovazione di prodotto più che  sugli incentivi sulla domanda che devono rimanere soluzioni marginali – dichiara Federico Visentin, Presidente  Federmeccanica e Presidente & CEO Mevis – Ci auguriamo che la nuova Commissione Europea rifletta sulla  necessità di introdurre il principio della neutralità tecnologica per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle  emissioni: l’elettrico deve essere una delle opzioni e non l’unica soluzione. Dobbiamo puntare alla crescita delle  imprese per avere più grandi produttori e nel frattempo attrarre big player stranieri anche cinesi vincolandoli ad  investire sulla filiera italiana. In quest’ottica, la politica di dazi è pericolosa in quanto innesca reazioni a catena non  controllabili e non possiamo permetterci l’autarchia essendo la nostra una manifattura esportatrice ed un’industria  di trasformazione per cui anche l’import è fondamentale.»

    «Il convegno di oggi consente di fare il cosiddetto ‘punto bussola’ nel tragitto verso la neutralità carbonica che il  settore automotive, anche quello italiano, ha intrapreso con convinzione – commenta Roberto Vavassori,  Presidente di ANFIA e Chief Public Affairs Officer & Board Member di Brembo – A partire dai due studi presentati,  sia pure per sommi capi, visto il tempo a disposizione, si comprende come vi siano scenari complessi di fronte alle  nostre aziende, che vanno affrontati in assenza di mappe dettagliate, ma in territori in gran parte inesplorati; mi riferisco al tema enorme della necessità di disporre di energia pulita nella quantità e tempistica richiesta dal sistema  e a costi competitivi con il resto dei concorrenti, alla necessità imperativa di snellire molti processi burocratici  autorizzativi a tutti i livelli, inclusi quelli regionali, alla opportunità di ripensare modelli organizzativi del lavoro che  sappiano coniugare l’attrattività di talenti per il nostro settore con schemi retributivi incentivanti e che garantiscano  la necessaria competitività e flessibilità per le nostre produzioni, al supporto legislativo nazionale ed europeo per  garantire condizioni eque e paritetiche di competizione internazionale. E, per i nostri imprenditori, la necessità di  abbracciare con lo sguardo creativo e propositivo il mondo intero della produzione di veicoli, che per una parte  molto rilevante ha spostato il baricentro al di fuori dei confini consueti; oggi l’Europa deve andarci stretta, e la  necessità di competere con attori industriali non più emergenti ma affermati rappresenta il nocciolo della sfida che  le aziende del nostro settore devono affrontare e vincere».

    «Il nostro studio – aggiunge Corrado La Forgia, Vicepresidente Federmeccanica e General Manager VHIT-WEIFU – si propone di dare un contributo di consapevolezza alla discussione in corso sulla transizione green in corso  attraverso l’analisi strutturata e comparata delle strategie di sviluppo industriale in Europa e in Cina. Gli elementi  emersi conducono alla necessità di una revisione pragmatica dei targets europei fissati e della via indicata per  raggiungerli. Essenziale l’apertura alla neutralità tecnologica e la capacità di relazione con i leader tecnologici  emergenti, con obiettivo strategico, in particolare per il nostro paese, di attrarre investimenti e insediamenti  produttivi e di R&D importanti».

    «Lo studio che abbiamo realizzato insieme ad AlixPartners – afferma Marco Stella, Presidente del Gruppo  Componenti ANFIA – raccoglie i contributi dei partecipanti ai lavori del Tavolo Sviluppo Automotive gestito dal  Ministero delle imprese e del Made in Italy e ora in fase conclusiva, ovvero ANFIA, Stellantis, i rappresentanti delle  regioni in cui si trovano gli stabilimenti del Gruppo e le parti sociali. Il lavoro traccia i possibili impatti della  transizione energetica sulla filiera a livello regionale, analizza i gap di competitività delle imprese italiane rispetto  ai principali competitor e, infine, identifica quattro aree di intervento – produzione locale, competitività produttiva  (OEM e fornitori), attrazione di investimenti e tecnologia, riconversione e sviluppo occupazionale – e una ventina di  misure di sostegno proposte per guidare e supportare l’evoluzione della filiera produttiva, che puntano  principalmente ad incoraggiare l’incremento dei volumi della produzione locale di autoveicoli e a potenziare la  competitività della nostra componentistica rispetto ai competitor. In questo momento così sfidante, tra gli elementi  di difficoltà da evidenziare ci sono anche le scelte di gestione e di relazione con la filiera di alcuni Costruttori, come  Stellantis, che prevedono di dare sempre maggior spazio alle low cost countries, mettendo sul tavolo un confronto  impari delle condizioni di fornitura rispetto alla supply chain europea e italiana».

    Gli studi

    Lo studio ANFIA – AlixPartners si concentra su due obiettivi principali.

    • Il primo è analizzare ed identificare in  maniera puntuale i gap di competitività tra il sistema produttivo automotive italiano e quello di altri Paesi europei  come Francia, Germania, Spagna e Paesi dell’Est – in particolare sulle maggiori voci di costo per le imprese, ovvero  energia, lavoro e logistica – per poi elaborare una serie di proposte di politica industriale che il Governo dovrà  mettere in campo nel breve e nel medio e lungo periodo per cercare di colmare queste differenze, in modo che si  creino le condizioni per arrivare a produrre in Italia, nel 2028-2030, almeno 1 milione di autoveicoli, coinvolgendo in misura crescente il sistema della componentistica italiana e mantenendo e sviluppando le competenze in ricerca  e sviluppo sul territorio.
    • Il secondo obiettivo è analizzare l’impatto sul fatturato e sulla forza lavoro della filiera della componentistica  italiana della transizione ecologica e, nello specifico, degli obblighi regolamentari imposti dall’UE e orientati  all’elettrificazione del settore dell’auto.

    Lo studio di La Forgia e Beltrametti ha evidenziato una crescita clamorosa del peso dei produttori cinesi a  discapito dei produttori occidentali.

    • Questa tendenza si associa ai radicali cambiamenti tecnologici in atto,  imposti anche dalle normative europee, che hanno permesso alla Cina di contendere la leadership tecnologica  nella produzione di veicoli elettrici.
    • Questo è avvenuto anche grazie alle intelligenti politiche di sostegno alla  domanda di auto elettriche fatte dal governo cinese che hanno favorito una continua innovazione tecnologica  innalzando il livello di performance dei veicoli e riducendone al contempo i costi di produzione. Ciò, associato  alla disponibilità di materie prime, di enormi economie di scala e di competenze professionali, ha permesso un  “sorpasso” rispetto ai leader tradizionali occidentali.
    • Lo studio avanza anche alcune considerazioni e proposte  nella prospettiva di una valorizzazione delle filiere italiane di fornitura all’interno delle catene globali del valore:  collaborazioni con i nuovi players indicando nella creatività italiana la chiave per passare dal “Made in Italy” a  “Invented and Made in Italy” a difesa della profittabilità delle imprese e anche dei salari; la necessaria crescita  dimensionale delle imprese; l’adozione dei principi di neutralità tecnologica e di revisione di alcuni aspetti  sostanziali delle politiche europee relative alla transizione green.
    ANFIA Automotive Federmeccanica Transizione ecologica
    Share. Facebook Twitter LinkedIn Reddit Telegram WhatsApp Email
    Redazione BitMAT
    • Website
    • Facebook
    • X (Twitter)

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Correlati

    KEBA Industrial Automation: partnership con HMK nel Regno Unito

    09/06/2025

    “Project Beyond” favorisce l’ottimizzazione aziendale

    09/06/2025

    Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale

    06/06/2025
    Newsletter

    Iscriviti alla Newsletter per ricevere gli aggiornamenti dai portali di BitMAT Edizioni.

    BitMATv – I video di BitMAT
    Legrand Data Center al Data Center Nation per parlare del data center del futuro!
    Snom: focus su tecnologia e partner
    Cumulabilità Transizione 5.0 e ZES: i vantaggi del Litio
    Transizione 5.0: vuoi il 45% sui software?
    Stormshield: Zero Trust pilastro della security aziendale
    Tendenze

    KEBA Industrial Automation: partnership con HMK nel Regno Unito

    09/06/2025

    “Project Beyond” favorisce l’ottimizzazione aziendale

    09/06/2025

    Industria Metalmeccanica Meccatronica: 174ª indagine congiunturale

    06/06/2025
    NAVIGAZIONE
    • ReStart in Green
    • Stampa 3D
    • Simulazione
    • Progettazione
    • Sicurezza
    • Reparto corse
    • Tecnologie
    • Industry 4.0
    • Appuntamenti
    Informazioni
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    Chi Siamo
    Chi Siamo

    BitMAT Edizioni è una casa editrice che ha sede a Milano con una copertura a 360° per quanto riguarda la comunicazione rivolta agli specialisti dell'lnformation & Communication Technology.

    Contatti: redazione.itismagazine@bitmat.it

    Facebook X (Twitter) Instagram Vimeo LinkedIn RSS
    • Contattaci
    • Cookies Policy
    • Privacy Policy
    • Redazione
    © 2012 - 2025 Bitmat Edizioni - P.Iva 09091900960 - tutti i diritti riservati - Iscrizione al tribunale di Milano n° 292 del 28-11-2018 - Testata giornalistica iscritta al ROC

    Type above and press Enter to search. Press Esc to cancel.