Le fiere industriali restano uno dei principali snodi di relazione e di business per il comparto manifatturiero. Sono luoghi in cui si consolidano rapporti commerciali, si aprono nuove opportunità e si misura la capacità delle imprese di raccontare l’innovazione che portano sul mercato. Ma a questa visibilità corrisponde un prezzo sempre più alto: trasporti complessi, spazi limitati, normative di sicurezza, costi assicurativi e una logistica internazionale che spesso mette in discussione la partecipazione stessa agli eventi. È qui che entra in gioco l’adozione dei Digital Twin 3D, strumenti che trasformano radicalmente l’esperienza fieristica e aprono scenari concreti di risparmio, efficienza e coinvolgimento.
Shin Software, realtà italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni digitali avanzate, ha portato al centro del dibattito questo tema durante la Convention della Macchina Utensile e della Meccanica organizzata da DBInformation e promossa da UCIMU.
Nel corso del workshop, Emanuele Zinna, Direttore Marketing di Shin Software, ha evidenziato come le tecnologie di virtualizzazione possano incidere direttamente sulla competitività delle aziende e ha spiegato: “Il grande interesse suscitato dal workshop dimostra che il settore manifatturiero sente l’urgenza di strumenti in grado di raccontare prodotti complessi con chiarezza e immediatezza, senza gravare con costi e vincoli organizzativi”.
Cosa sono, nel concreto, i Digital Twin 3D
I Digital Twin 3D non sono semplici rappresentazioni grafiche, si tratta di repliche digitali interattive, esplorabili e modulabili, capaci di simulare il funzionamento dei macchinari industriali nei minimi dettagli. Questi modelli virtuali possono essere fruiti attraverso tablet, maxischermi interattivi o visori di realtà virtuale e aumentata, permettendo a chi visita lo stand di vivere un’esperienza immersiva.
Il risultato è un duplice vantaggio, da un lato l’azienda riduce i costi logistici del 25–32%, dall’altro moltiplica le opportunità di comunicazione, superando le barriere fisiche e normative che spesso impediscono la dimostrazione reale dei macchinari.
Nelle fiere di settore, portare un macchinario di grandi dimensioni significa affrontare operazioni delicate e onerose, pensiamo a smontaggi complessi, imballaggi, trasporti internazionali, assicurazioni specifiche, oltre a ritardi e imprevisti che gravano su tempi e bilanci. La virtualizzazione consente di eliminare quasi del tutto questi passaggi, riducendo anche l’impatto ambientale legato a movimentazioni e consumi.
“La sostenibilità non è più solo un obiettivo etico, ma un requisito competitivo. I Digital Twin 3D offrono una risposta concreta perché riducono i trasporti e al tempo stesso amplificano le possibilità di comunicare i contenuti tecnici”, osserva Emanuele Zinna.
Esperienze più personalizzate
Dal punto di vista dell’esperienza del visitatore, il salto di qualità è evidente. In uno stand tradizionale, spesso il macchinario resta fermo, non operativo, con il rischio di non trasmettere appieno il suo valore. Con i Digital Twin, invece, ogni parte può essere mostrata in movimento, ogni processo simulato in sicurezza e senza limiti di spazio. È possibile visualizzare flussi di materiali, interazioni software/hardware, sequenze automatiche o semiautomatiche. Tutto ciò che non sarebbe consentito in un ambiente fieristico reale diventa accessibile e comprensibile in digitale.
La personalizzazione è un altro punto di forza. La modularità tipica dei macchinari industriali, con varianti dimensionali e accessori configurabili, è difficilmente rappresentabile dal vivo. In digitale, invece, ogni opzione può essere esplorata in pochi secondi: dall’aggiunta di un componente all’adattamento a diverse linee produttive. Questo rende la presentazione più dinamica e rafforza la relazione commerciale, perché permette di adattare la conversazione alle esigenze specifiche del cliente.
“Un visitatore che sperimenta il prodotto in forma digitale non si limita a guardare, ma interagisce, esplora, pone domande più concrete. Questo porta a generare lead più qualificati e conversazioni di maggiore valore”, sottolinea il Direttore Marketing di Shin Software.
Il valore dei Digital Twin non si esaurisce con la chiusura della fiera. I modelli e le animazioni restano a disposizione per attività di follow-up, formazione interna, marketing e assistenza al cliente. Diventano asset riutilizzabili in showroom fisici e virtuali, su siti aziendali o piattaforme e-learning, garantendo standardizzazione e coerenza del messaggio in tutti i mercati. La loro natura trasversale li trasforma in un investimento che continua a generare ritorni nel tempo.
Digital Twin 3D: una scelta strategica e innovativa
Il mondo fieristico sta vivendo una fase di profonda trasformazione, spinto dall’esigenza di coniugare efficienza, sostenibilità e capacità di attrarre l’attenzione. E i Digital Twin 3D in questo contesto diventano una scelta strategica, capace di ridurre i costi, amplificare la visibilità e migliorare la qualità del dialogo con i clienti. Shin Software ha raccolto questa sfida e oggi propone soluzioni che permettono alle imprese di affrontare con maggiore sicurezza le complessità di un settore competitivo e globale.
“Le fiere continueranno a essere un punto di incontro fondamentale per il nostro tessuto industriale. La differenza la farà la capacità di integrare soluzioni digitali che trasformano i vincoli in opportunità. I Digital Twin 3D rappresentano esattamente questo, uno strumento strategico per valorizzare prodotti, persone e investimenti”, conclude Emanuele Zinna.