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    OPC-UA, l’Industrial Internet da sogno a realtà

    Di Redazione ITIS23/09/2015Lettura 3 Min
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    Enzo Maria Tieghi, CEO di ServiTecno, illustra le opportunità offerte dall’adozione di questo nuovo standard nell’industria.

    Una delle maggiori sfide dell’Industrial Internet è l’interoperabilità. Molti fornitori utilizzano diversi tipi di dispositivi, ciascuno con i propri protocolli univoci per comunicare tra loro, rendendo difficile realizzare soluzioni connesse e sicure.

    Molti clienti, poi, impiegano all’interno delle loro reti industriali diverse tecnologie di vendor anche concorrenti. Non sorprende quindi che molte organizzazioni abbiano difficoltà a integrare i sistemi con disparati dispositivi e apparecchiature.

    Le aziende che aderiscono alla Fondazione OPC (OPC Foundation) hanno affrontato il problema e hanno creato un protocollo standard per il funzionamento delle macchine e dei sistemi software che ora possono comunicare tra loro nella stessa lingua.

    Da OPC a OPC-UA

    Lo standard OPC è stato ed è ampiamente adottato in tutto il mondo, ma finora soffriva la mancanza di alcune funzionalità a livello di sicurezza e di contestualizzazione.

    A risolvere anche questo problema è però arrivato lo standard OPC-UA (Unified Architecture). OPC-UA ha una forte presenza in Europa e ha dimostrato di poter risolvere una serie di problemi che vanno al di là dei soli aspetti di automazione. Questo standard infatti si è evoluto passando da semplice sistema di trasmissione di dati a uno strumento che offre un percorso cifrato sia per i dati che per la configurazione, e continua ad evolversi con nuove funzionalità di rilevamento automatico delle periferiche connesse in rete e la possibilità di collegarli senza la necessità di configurazione manuale.

    L’importanza di usare gli standard

    Lo standard OPC-UA garantisce comunicazioni strutturate efficienti e sicure, favorendo una migliore connettività, la gestione di sistemi e interoperabilità a tutti i livelli, fondamento per la gestione degli asset industriali e delle loro performance.

    Ma attenzione: gli standard non possono diventare standard se non li utilizziamo come standard. Se noi immaginiamo un futuro in cui le macchine intelligenti possono comunicare in modo trasparente per creare una rete intelligente in grado di fornire informazioni ricche e pertinenti alle infinite applicazioni e agli utenti per migliorare il flusso di lavoro, la produttività e l’efficienza, solo allora ci accorgeremo che la progettazione basata su standard OPC-UA è fondamentale al raggiungimento di tale obiettivo.

    Se si vuole “vivere il sogno” dell’Industrial Internet, è necessario un approccio unificato agli standard.

    L’utilizzo dello standard OPC-UA come protocollo di base per tutti i sistemi di automazione delle nostre organizzazioni per migliorare la gestione delle performance degli asset, aiuterà a realizzare il pieno valore del nostro sistema e dei servizi collegati.

    Lo standard OPC-UA potrà avere un impatto significativo sui problemi di interoperabilità in molti settori industriali, ma solo se sarà ampiamente adottato.

    Molti dei prodotti software distribuiti e supportati da ServiTecno sono già “OPC-UA Compliant”: GE Intelligent Platforms aderisce alla OPC Foundation ed i software della famiglia Proficy (HMI/SCADA iFix, Historian, WorkFlow, ecc.) sono già predisposti OPC-UA; Dream Report è già pronto per OPC-UA; Win911 rileva gli allarmi da OPC-UA; i driver GE-IP/IGS e SoftwareToolBox sono già compatibili con OPC-UA.

    Enzo Maria Tieghi Fondazione OPC OPC-UA Servitecno
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    Redazione ITIS

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