La società veneziana Veritas (Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi) è la prima multiutility del Veneto per dimensioni e fatturato e una delle più grandi d’Italia, con 2113 dipendenti che salgono a 2721 per l’intero gruppo.
La società gestisce il ciclo integrato delle acque (prelievo, sollevamento, trattamento e distribuzione) per uso civile e industriale, oltre a provvedere alla raccolta e alla depurazione di acque reflue domestiche e industriali. Inoltre, il gruppo veneziano sta costantemente aumentando le proprie competenze nell’energy management e nella produzione di energia da fonti rinnovabili (pannelli solari).
Veritas gestisce altresì il ciclo integrale dei rifiuti in tutte le sue fasi, dal conferimento al trattamento, dal riciclaggio fino al recupero e smaltimento nel polo tecnologico di Fusina, uno tra i maggiori impianti presenti in Europa per quantità trattate e potenzialità.
La società si occupa infine anche della gestione integrata di servizi cimiteriali e funerari, di mercati all’ingrosso, di bonifiche ambientali, di cura del verde pubblico e di servizi specifici legati alla tipicità del territorio veneziano (percorsi pedonali in caso di alta marea e di neve, servizi antincendio, etc.), oltre a fornire alle aziende servizi ambientali, soprattutto nel campo del ciclo completo dei rifiuti, compresi quelli differenziati. Tra le sue aree di competenza rientra anche la gestione delle utilities all’interno del porto di Venezia, cioè la gestione delle reti e la fornitura ai clienti finali di acqua, gas ed energia elettrica.
Una presenza sul territorio capillare e distribuita
Con un lavoro così capillare sul territorio, Veritas non può che essere un’azienda distribuita, con ben 120 siti tra sedi direzionali, sedi operative, impianti e depositi. L’azienda ha quindi presto sentito l’esigenza di poter garantire l’utilizzo di tutti gli applicativi, soprattutto quelli Client-server da tutte le sedi, anche da quelle più remote che potevano contare solo su collegamenti in rame molto lenti, centralizzando la gestione dell’applicativo e riducendo l’assistenza IT sui vari PC dislocati nei vari impianti di smaltimento.
“A fronte di queste esigenze, la scelta di Citrix è stata quasi obbligata,” ha affermato Stefano Nironi, responsabile infrastrutture tecnologiche del Gruppo Veritas “perché dovevamo garantire agli utenti in remoto una facilità d’uso e una velocità di esecuzione degli applicativi che permettesse loro di essere pienamente operativi senza compromettere la produttività”.
Centralizzare per migliorare efficienza e produttività
In una realtà aziendale in continua evoluzione, dove le persone per necessità operative si spostano continuamente fra le sedi, un ruolo di grande importanza riveste anche la gestione dei device mobili e, proprio per questo, la scelta di Veritas è caduta su XenDesktop 7.6 e NetScaler VPX200. Oggi la farm Citrix è composta da 9 server applicativi, 6 server di infrastruttura, di cui 2 Store Front, 2 Delivery Controller e 2 Provisioning Server e vengono pubblicate circa 60 applicazioni, mentre NetScaler fa da Load Balancer per circa 200 utenti contemporanei. La funzione di Load Balancer viene utilizzata anche per l’accesso a SharePoint, Exchange, Sportello online WEB da internet, CRM SAP, EngageOne, complessivamente sono autorizzati circa 2500 utenti interni più quelli da Internet.
NetScaler viene utilizzato anche come Reverse Proxy e Url Rewrite ed è stata anche realizzata una piccola sala corsi con 16 Thin Client: con il supporto di Xendesktop vengono pubblicate sui client le applicazioni che di volta in volta servono per la formazione.
Essenziale per il successo del progetto è stata la scelta di Personal Data, azienda di Brescia, accredita Citrix Gold Solution Advisor che ha supportato in ogni aspetto la prima delicata fase di test: in circa 3 mesi è stato infatti possibile effettuare l’installazione e l’avviamento della pubblicazione delle applicazioni e la configurazione di NetScaler.
Il workplace che cambia
Grazie a Citrix, l’azienda è riuscita a gestire la continuità di servizio, anche in seguito a processi di acquisizioni e fusioni, centralizzando gli applicativi e migliorando la gestione dei continui aggiornamenti dei client applicativi, aggiornamenti che sarebbe stato necessario effettuare in tutta l’intera provincia di Venezia, su un numero di PC pari a un migliaio, oltre a dispositivi mobili come smartphone, tablet e pc portatili.
“Il progetto costituiva un’interessante sfida dal punto di vista tecnologico, sia per la numerosità dell’utenza da servire che per la grande varietà di pacchetti applicativi dei quali garantire la fruizione remota” conclude Stefano Nironi “La percezione che hanno tutti i nostri utenti, impiegati e tecnici, è che non ci sia più differenza rispetto al luogo o al device scelto per utilizzare il servizio: è ormai scontato il fatto di potersi collegare e lavorare in ogni luogo. Inoltre, la piattaforma di base ci consente di ridurre gli investimenti per le future implementazioni.”